Teologia Fondamentale in contesto scientifico. La teologia fondamentale e la sua dimensione di apologia

Giuseppe TANZELLA-NITTI
Città Nuova
Roma
2015
pp. 688
9788831175166

Presentiamo La teologia fondamentale e la sua dimensione di apologia il primo volume dell'opera Teologia Fondamentale in contesto scientifico che propone una Teologia della Credibilità (2 voll.) ed una Teologia della Rivelazione (2 voll.) la cui esposizione si snoda accettando il "contrappunto" della razionalità scientifica e filosofica. Il piano del Trattato prevede i seguenti volumi: La teologia fondamentale e la sua dimensione di apologia (vol. 1); La credibilità del Cristianesimo (vol. 2); Religione e rivelazione (vol. 3); Fede, Tradizione e Religzioni (vol. 4). I primi due volumi sono già disponibili.

Cosa può offrire la Teologia fondamentale a tutti coloro che si riconoscono impegnati nel compito di una nuova evangelizzazione? Per rispondere a questa domanda, l'Autore ritiene necessario chiarire la collocazione del sapere teologico entro il più ampio quadro del sapere filosofico e scientifico, ma anche interrogarsi su come esso intercetti le domande dell'uomo contemporaneo. Se, da un lato, ciò implica riconoscere la sensibilità odierna verso un'immagine di Dio che sappia parlare al cuore e agli affetti, dall'altro, suggerisce di esplorare quali convergenze oggi esistano fra il Dio di Abramo e il Dio dei filosofi e degli scienziati. Questo primo volume sviluppa nella sua I Parte l'idea di una Teologia fondamentale come teologia in contesto e di fronte a un interlocutore, precisando quale ruolo propedeutico abbiano il sapere filosofico, in particolare i praeambula fidei, al momento di mostrare la "significatività" della Rivelazione, ancor prima di esaminare la sua "credibilità". La II Parte richiama alcune importanti forme di pensiero apologetico elaborate a partire dal periodo patristico fino ai nostri giorni, riservando uno spazio originale a quei progetti sorti in dialogo con il pensiero scientifico, da Tommaso d'Aquino a Nicolò Cusano, da Blaise Pascal a Robert Boyle, da Newman a Blondel, da Antonio Stoppani a Teilhard de Chardin. Il recupero della tradizione apologetica e teologica dei secoli precedenti viene così posto in continuità con la nuova immagine della Fondamentale promossa dalla teologia sorta attorno al Concilio Vaticano II, e poi indirizzata dai più recenti orientamenti del contemporaneo Magistero della Chiesa.

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