Dimensioni umanistiche nelle attività delle scienze
Roma, 29-30 maggio 2010
Centro Convegni Bonus Pastor (via Aurelia, 208 - 00165 Roma)
Nei giorni 29 e 30 maggio si è tenuto il Workshop del DISF Working Group “Dimensioni umanistiche nelle attività delle scienze”, giunto alla sua terza edizione, quale conclusione del Seminario Permanente svolto durante l’Anno Accademico 2009/10 e del secondo triennio di attività. Circa 30 partecipanti, fra giovani laureati e ricercatori senior, hanno dato vita a due giornate di vivace discussione e di colloqui informali, in un clima di serena convivialità. Durante le giornate sono state presentate 9 comunicazioni, i cui abstracts sono consultabili nel pdf al link qui in basso. Il Workshop ha preso avvio con la senior lecture del prof. Alessandro Giuliani, dal titolo Cosa ci affascina, cosa ci convince, cosa ci spinge: un racconto personale sulla formazione delle credenze scientifiche. Offriamo a disposizione dei visitatori il file audio della lezione corredato dallo schema seguito dal relatore. Nel pomeriggio di sabato il prof. sen. Marcello Pera ha tenuto una conferenza dal titolo La scienza e la ragione allargata, cui ha fatto seguito un dibattito con il pubblico presente. La conferenza è stata moderata dal prof. Giuseppe Mura, con la partecipazione di circa un centinaio di persone. |
“Uno dei difetti della nostra educazione, non soltanto in Italia, è l’eccessiva specializzazione e la divisione in ambiti, i due, classici, della cultura scientifica e della cultura umanistico-letteraria. Tale divisione è però un errore perché le stesse procedure scientifiche, i modi con cui gli scienziati acquisiscono i loro risultati, le loro verità provvisorie, mostra che vi sono sempre delle interferenze verso altri domini che obbligano ad un allargamento della ragione scientifica verso domini come quello morale, estetico o religioso. È opportuno che vi sia una forma di ibridazione, non una giustapposizione — conoscere un po’ di questo e un po’ di quell’altro — ma conoscere le ragioni per le quali esista questa connessione fra le varie sfere della conoscenza. È vero che i rapporti fra pensiero scientifico e fede cristiana sono stati storicamente molto spesso conflittuali, basti pensare al celebre caso di Galileo. Se non si elabora una concezione della scienza diversa da quella fortemente positivitistica, oppure soltanto logico-matematica, e al tempo stesso non si elabora una concezione della fede religiosa meno legata al fideismo soggettivo, ritengo che conflitti come questo possano ripresentarsi. Si tratta di operare una riflessione su quali sono i limiti della scienza e quali le modalità della Rivelazione religiosa”. Intervista al sen. prof. Marcello Pera |
Il sen. prof. Marcello Pera consegna a Luca Arcangeli, laureato in Filosofia presso l’Università di Bologna, il Premio DISF 2010, di 1000 euro, per l’elaborato interdisciplinare dal titolo L’ermeneutica biblica galileiana. |
Il prof. Alessandro Giuliani ha tenuto una lezione dal titolo Cosa ci affascina, cosa ci convince, cosa ci spinge: un racconto personale sulla formazione delle credenze scientifiche |